In certi contesti tradizionali la devozione per il Maestro spirituale è presa molto sul serio, in particolar modo in Oriente. In Occidente di sicuro siamo meno formali e tradizionalisti, ma al di là delle tradizioni, culturali, etniche, religiose e di civiltà, io la vedo come Patanjali, l’unica vera devozione va tributata ad Ishvara, il Signore, con la consapevolezza che questo è in ognuno di noi. Ciò di sicuro non deve sminuire l’importanza di chi, in grado di poterlo fare, trasmette insegnamenti spirituali, ma di sicuro non bisogna confondere il rispetto per devozione alla forma, vero ostacolo sul Sentiero della Liberazione.