Da molto tempo la classe politica italiana non ha più niente a che fare con il suo popolo, se non per il fatto che riesce ancora, grazie alla manipolazione costante dell’informazione, a farsi eleggere da una percentuale sempre più ristretta di popolazione. Non si può più nemmeno chiamare democratico un paese nel quale va a votare a volte nemmeno il cinquanta per cento della popolazione.
Di contro stiamo assistendo, in particolare negli ultimi due anni, grazie a una pandemia falsata nei numeri, ad una progressiva perdita della democrazia reale grazie ad un susseguirsi di norme liberticide operate da governi che più che altro sostengono gli interessi delle multinazionali, in particolare quelle del farmaco.
L’ultima di queste norme, dopo vaccinazioni obbligatorie per certe categorie e l’equivalente della tessera fascista per lavorare, denominata green pass, è la limitazione del diritto a manifestare messa in atto dal Viminale guidato dalla ministra Lamorgese.
Questi improbabili politici non hanno ormai nessun ritegno e l’unica soluzione rimane quella di mandarli a casa e il riappropriarsi dei diritti costituzionali da parte del popolo italiano. Facciamolo!