Geoingegneria la guerra dimenticata

A volte capita di parlare con qualcuno indicando un aereo in cielo che rilascia una scia abbastanza evidente.
Tu che sei consapevole di quello che sta accadendo lanci uno spunto alla persona perché possa almeno farsi una domanda. Spesso però l’unica risposta è: “bè sono le scie degli aerei”. Su questo non c’è dubbio, il problema casomai è che un fatto abnorme, criminale e disumano passi per la maggioranza delle persone come un fatto normale.
Il fatto che le operazioni di geoingegneria siano segreto militare necessita ovviamente delle adeguate coperture politiche e mediatiche, per cui, a detta di insider della stampa, ci sono per loro parole di uso vietato, come appunto scie chimiche e geoingegneria.
Ma per noi che ci occupiamo del fenomeno da anni ormai le cose sono state indagate da ogni punto di vista ed abbiamo la certezza della realtà di queste enormi operazioni di dimensione planetaria, portate avanti sotto copertura, ma sotto gli occhi di tutti.
Dopo anni di osservazioni, abbiamo un sacco di analisi delle ricadute delle irrorazioni.
Abbiamo analizzato acque piene di sostanze chimiche e metalli di varia natura, polimeri sintetici biointegrabili pieni di nanoparticelle e nanotecnologie.
Abbiamo le centinaia di brevetti riguardanti la geoingegneria rilasciati nel corso di decenni. Abbiamo gli accordi politici e i progetti dei militari, abbiamo chiara notizia di persone minacciate di morte nel caso avessero continuato a denunciare la cosa. Come disse ormai anni fa il generale Fabio Mini, siamo davanti a una guerra climatica, come parte di una guerra ambientale generale che vede impegnati i maggiori stati ormai da decenni. Alla faccia del riscaldamento globale.
Le nostre giornate e le nostre notti sono scandite da centinaia di aerei che solcano i nostri cieli irrorando l’atmosfera con enormi quantità di sostanze chimiche e nanotecnologie. Evidentemente però i nostri cari militari fanno più servizi con un viaggio, contribuendo non solo alle modificazioni climatiche, ma anche alla modifica del genoma umano e di tutti gli organismi viventi.
Siamo evidentemente andati ben oltre ogni concepibile follia umana, ma la domanda è: “a chi serve tutto questo?”.
Di sicuro non all’umanità.


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